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La terra dei due mari: Basilicata

È denominata anche la “terra dei due mari” perché si affaccia sia sul Tirreno che sullo Ionio, offrendo ai visitatori la possibilità di godere, in un medesimo territorio, di differenti tipi di coste e panorami. La Basilicata è una piccola regione tutta da esplorare, ricca di un patrimonio incredibile di tesori naturali, storici, culturali.

Tra alte montagne, boschi selvaggi, paesaggi rupestri e calanchivi, città d’arte, antichi borghi, scogliere e coste dal mare cristallino, la Basilicata risente di tutta la multiculturalità che nei secoli l’ha contraddistinta. Qui infatti hanno vissuto gruppi di uomini primitivi, all’interno delle grotte naturali, e poi altre popolazioni provenienti da tutti i punti cardinali: Greci e Lucani, i Romani e gli Arabi, i Normanni, gli Albanesi. Gli abitanti che abitano oggi quei luoghi si chiamano Lucani, proprio come gli antenati.

Cosa vedere in Basilicata

Questa regione del Sud Italia presenta diversi elementi interessanti da conoscere e approfondire. Ad esempio, nell’intero territorio calabro è possibile ammirare i c.d. “calanchi”, che sono cumuli di argilla bianca modellati in milioni di anni. In Basilicata ci sono vari borghi da visitare: si tratta di pittoreschi paesini medievali arroccati sulle montagne, in cui il tempo sembra essersi fermato.

Anche la natura in Basilicata è lussureggiante: sono tanti i Parchi naturali da visitare, quello del Pollino, di Gallipoli Cognato (Piccole Dolomiti Lucane), quello di Val d’Agriv- Lagonegrese, quello della Murgia Materana, del Vulture Melfese.

Una delle città da non perdere è sicuramente Matera, celebre per i suoi Sassi, patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1993, è stata Capitale Europea della Cultura nel 2019, ma anche Potenza, che è il capoluogo.

Tra i luoghi da visitare in Basilicata c’è anche il Museo Paleontologico, che si trova a Rotonda (la c.d. “città dell’acqua”, con oltre 200 sorgenti sul suo territorio), e tra i reperti in mostra ha i resti di un elefante del pleistocene e lo scheletro intero di un ippopotamo, entrambi ritrovati nel dintorni.

Assai interessante è il Parco Letterario “Isabella Morra”. Dal cuore del borgo medievale di Valsinni fino al Castello, tra viuzze e vicoli, si può ripercorrere la vicenda della poetessa del 1500, anche con rappresentazioni teatrali ed eventi.

Il “Museo Arbereshe”, situato a San Costantino Albanese, raccoglie immagini, racconti, canti e filmati a testimonianza della cultura appartenente al ceppo etnico albanese, stabilitosi in questo luogo nel 1500.

Il Parco del Pollino

Situato tra Basilicata e Calabria, con i suoi 192 mila ettari, è il Parco nazionale più esteso d’Italia. All’interno di questa riserva naturale la cima più alta è la Serra Dolcedorme, che raggiunge i 2.267 metri. Nel Parco del Pollino sono state censite oltre 366 specie botaniche e floreali. È l’habitat del raro lupo appenninico, di cervi, tassi, volpi, lontre, maestosi rapaci come il capovaccaio, l’aquila reale e il falco pellegrino.

Nel parco risiedono anche molti tra i cento “alberi padri” della regione: monumenti naturali di centinaia di anni, testimoni anche di famosi fatti storici.

Serra Dolcedorme in Basilicata
Serra Dolcedorme in Basilicata

Curiosità

A Castelsaraceno (il borgo a forma di cuore), c’è il Ponte tibetano più lungo del mondo: 586 metri di lunghezza sospesi a 80 metri di altezza dal suolo.

I borghi lucani sono una ventina circa, custodi orgogliosi di tradizioni e tesori naturalistici, tra cui San Severino Lucano (il Paese delle Stelle), Mezzana Torre (con le vecchie costruzioni in pietra secca), Castelluccio, Episcopia, San Costantino Albanese.

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