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Eco-Ansia: che cos’è, come si manifesta e chi colpisce

Eco-Ansia

Anche se non è stata ancora inserita nel manuale che raccoglie le patologie della psiche, l’eco-ansia è sempre più diffusa, tanto che alcuni l’hanno definita la “malattia del secolo“.

Si tratta di un disturbo psichico che può essere scatenato dalla crisi climatica e dalle implicazioni, sia dirette che indirette, che questa ha sulla vita e le relazioni sociali.

Le principali vittime dell’eco-ansia

Le principali vittime dell’eco-ansia sono soprattutto i ragazzi di età compresa tra i 16 e il 25 anni. Un recente studio pubblicato su una rivista specializzata ha evidenziato come la maggior parte dei giovani intervistati consideri il futuro “spaventoso” proprio a causa dei cambiamenti climatici e delle conseguenze disastrose che gli scienziati prevedono possano verificarsi nei prossimi anni.

I sintomi

L’eco-ansia si manifesta attraverso alcuni sintomi specifici: frequenti attacchi di panico, depressione, ansia, idee suicide, aggressività, abuso di sostanze, disturbo da stress post-traumatico, sensazione di paura e fatalismo, senso di impotenza.

Le potenziali vittime di questa malattia mentale del futuro sono proprio loro, i giovani che scendono in piazza per sensibilizzare le persone su temi di notevole importanza, come il riscaldamento globale, i ragazzi di Fridays for Future.

Pur non essendoci alcuna correlazione tra i cambiamenti climatici e l’aumento dei suicidi tra i giovani più sensibili a questi temi, l’eco-ansia è un disturbo che può contribuire ad esacerbare un disagio mentale già esistente.

Secondo gli esperti, il climate change colpirà sempre più persone nel futuro, poiché i cambiamenti climatici sono insostenibili per la psiche dell’uomo. Basti pensare al caldo esasperante o al freddo che non lascia tregua per mesi.

La rovina ambientale, per alcuni, è il timore più forte da affrontare in un prossimo futuro.

Come si curano i sintomi dell’eco-ansia?

Alcuni esperti suggeriscono ai giovani più sensibili a tali tematiche di partecipare attivamente a dibattiti e confronti sul tema ambientale per non subire le conseguenze del climate change (variazioni a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici), ma diventare protagonisti dei processi di cambiamento in atto.

Per combattere l’eco-ansia un altro rimedio consiste nel riconnettersi con la Natura, ricongiungendosi agli elementi naturali per non averne timore e anzi cercando di comprenderli più a fondo.

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