Il Burnout
Chi non ha mai affermato, negli ultimi tempi, “sono stanco/a”, “non ce la faccio più”, “sono alla frutta”? A guardare bene in giro, siamo tutti (o quasi) un po’ scoppiati e a rischio “burn out“.
Si chiama così l’esaurimento, l’incenerimento di ogni energia, dovuto ad uno stress insostenibile sul lavoro. Da un recente ricerca è emerso che quattro adulti su cinque (84%) ritengono che dedicare del tempo a se stessi abbia un impatto positivo sul proprio benessere mentale, il 48% afferma che vorrebbe avere più tempo per sé e almeno il 15% si sente addirittura in colpa per essersi preso una pausa ogni tanto. Da dove deriva tale senso di colpa?
Come mai oggi è così diffusa la difficoltà di dedicare del tempo per se stessi? È questa la causa del burnout, che oggi rappresenta una vera e propria “epidemia”?
Burnout ieri e oggi
Il fenomeno esiste da tempo, e prima interessava soprattutto le persone che lavoravano nelle grandi aziende o nel settore della finanza, dove si richiedevano prestazioni assai alte. Il fatto che, per lavoro, si arrivi al burnout, ossia all’esaurimento delle risorse psicologiche, è dato dalla circostanza che, ad oggi, a tutte le persone che lavorano vengono richiesti ritmi insostenibili tra orari e responsabilità.
Inoltre negli ambienti di lavoro si è innescato un meccanismo di competizione altissimo, cui ha corrisposto l’insicurezza del lavoro stesso. Si può essere licenziati da un momento all’altro, nessuno più è garantito come una volta.
Ma come evitare di soccombere a questo stato psicologico deleterio? Secondo gli esperti e gli psicologi, l’unica soluzione per non finire vittima del burnout è ricavarsi propri spazi oltre il lavoro, accendere fuochi creativi altrove.
Questo ci permetterà di reggere meglio lo stress sul lavoro, perché non avremo disatteso la nostra natura umana, che ci richiama costantemente ad un’essenza profonda dotata di energia inesauribile, che attende solo di emergere.
Prendiamoci dunque il tempo che ci spetta per fare una passeggiata, vedere una mostra, coltivare una passione, il giardinaggio, oppure uno degli hobby che permettono di purificare una parte del cervello, proprio come fa il sonno ristoratore durante la notte.
